Quest’oggi vi segnalo un interessante progetto realizzato dall’Istituto Paschini di Tolmezzo e che prende il nome di Netlive.
I responsabili del progetto sono fondamentalmente due: Marco ed Ezio.
Il principio di funzionamento è lo stesso di una qualunque distribuzione live avviabile da cd o tramite drive usb.
La differenza con le altre distribuzioni live è che Netlive consente l’esecuzione su dei computer client di software acquisito da un server tramite la rete locale.
Inoltre come afferma lo stesso Marco: “più che una distribuzione, è un modo di lavorare e di amministrare le reti locali. La tecnologia utilizzata è quella della distribuzione via rete delle immagini squashfs, nel modo abituale per dischi cdrom e chiavette usb. Netlive richiede esclusivamente la disponibilità di un server di massa, non di una macchina di potenza. è sufficiente preparare una immagine squashfs per server e una per client, collocarle su una chiavetta usb e utilizzare una macchina qualunque della rete locale per rendere operativo all’istante un’ ambiente di test.“
Ciò consente un abbattimento dei costi per la realizzazione di aule di informatica a scopo didattico: è possibile utilizzare dei computer client privi di unità di memorizzazione di massa (bassi consumi e bassi costi realizzativi).
Come riportato sul sito ufficiale:
Tecnicamente, Netlive è un disco immagine read-only, compresso in un file squashfs, servito via rete, che funziona con gli stessi principi di un cdrom knoppix o di una qualunque live per chiavetta usb.
Sul sito relativo al progetto, http://www.linuxnetlive.org , sono reperibili le versioni di Netlive-Server che distribuiscono in aula tramire rete via pxe: Netlive (basata su Debian-Live personalizzate con l’aggiunta di programmi e
apportando alcune modifiche all’ambiente desktop (kde-3.5)), SoDiLinx 6×2 e SoDiLinux 6×3 e LinuxMint-ITA-edu.
Come ci ha illustrato Marco: “le nostre immagini squashfs sono fornite complete di un sistema di personalizzazione dell’ambiente kde di default e di un sistema di autenticazione ldap attivo, aggiornabile tramite un insieme di piccoli script di bash di facile uso.“
Eseguendo Netlive l’utente ha l’impressione che l’esecuzione del sistema avvenga in locale con la sola differenza che come per tutte le distribuzioni live le modifiche non sono permanenti.
Netlive-Server permette di esportare nell’aula la /home utente autenticato dal server OpenLadap dei vari client che lavorano localmente, ma memorizzano il loro ambiente ed i file di proprietà dell’utente nell’hard disk del server, pertanto disponibili nel tempo da qualsiasi postazione dell’aula.
Se siete interessati alle modalità di autenticazione su Netlive tramite server OpenLdap potete dare un’occhiata a questa pagina della Wiki realizzata dal Liceo Paschini. Invece in questa pagina trovate un video e una descrizione dell’ambiente di lavoro (KDE 3.5).
Le immagini iso vengono periodicamente aggiornate e rese disponibili nel sito di Netlive, Quelle di SoDiLinux sono anche disponibili presso il sito dell’ IDT-CNR che gentilmente ha concesso apposito spazio.
Tra gli sviluppi futuri del progetto c’è l’intenzione di realizzare nuove immagini squashfs, basate su distribuzioni diverse da quella originale.
Secondo me il progetto Netlive è un progetto molto promettente che potrebbe consentire una maggiore diffusione del software opensource a fini didattici e non solo, abbattendo i costi relativi all’hardware e ai consumi.
Proprio relativamente a questo argomento potete dare un’occhiata su cosa ne pensano Ezio e Marco in un’intervista reperibile in questa pagina.
A tal proposito, come ci spiega lo stesso Marco: “Netlive è anche un prodotto per la scuola. Come tale è stato presentato al Convengo Didattica Aperta 2010 di Verona, a fine marzo. qui sono collocati i materiale dell’intervento, completi del testo integrale della presentazione: http://www.paschinimarchi.it/convegnoDidatticaAperta2010“.
Per maggiori informazioni tecniche e per capire la differenza tra Netlive e Linux Terminal Server Project (LTSP) potete dare un occhiata a questa pagina.
Io ritengo che idee come quelle di persone come Ezio e Marco vadano supportate perchè possono dare un importante contributo mirato al rinnovamento e all’attualizzazione della didattica odierna, ancora troppo legata a metodologie anacronistiche e che non rispecchiano le reali esigenze dei giovani, della società e del mondo del lavoro. Inoltre in un periodo di crisi in cui il governo sta progressivamente riducendo i fondi messi a disposizione di scuole e università, il software opensource si presenta come la soluzione ottimale per una drastica riduzione delle spese legata alle licenze necessarie per i software proprietari. I fondi necessari alle scuole e alle università non devono essere ridotti perchè quest’ultime sono la culla per le idee future, idee che potrebbero portare soluzioni a problemi fino ad ora apparentemente insoluti.
Qui di seguito vi riporto alcuni screenshot ai quali potete dare un’occhiata per avere una panoramica generale.
Tra le fonti da cui è stato tratto spunto bisogna citare gli articoli del giornalista Marco Fioretti:
- “Freesoftware Tips & Tricks/Zona-M”
http://freesoftware.zona-m.net/netlive-interesting-alternative-linux-terminal-server-project
- “Stop/Zona-M”
[…] This post was mentioned on Twitter by Alessandro Lanave. Alessandro Lanave said: Netlive: linux live in rete: Quest’oggi vi segnalo un interessante progetto realizzato dall’Istituto Paschini di … http://bit.ly/9bd3j6 […]
[…] linux live in rete Fonte: Netlive: linux live in rete Scritto il: 2010-04-10 11:52:51 da […]
[…] Netlive: linux live in rete Scritto il: 2010-04-10 11:52:51 da […]
[…] Fonte articolo: http://www.sourceslist.eu/ […]
Netlive: linux live in rete…
Quest’oggi vi segnalo un interessante progetto realizzato dall’Istituto Paschini di Tolmezzo e che prende il nome di Netlive. I responsabili del progetto sono fondamentalmente due: Marco ed Ezio……