Signore e Signori, Ladies and Gentlemen, Madame et Monsieur, Sehr geehrte Damen und Herren habemus Gnomint 2. Tutto questo per annunciare che è stata rilasciato Gnomint 2.0. Gnomint 2.0 è basata su Gnome 3 e, come riporta anche Pedro “è stata ripulita dei pacchetti Mate e altri pacchetti tipo firefox e thunderbid globalmenu, compiz ecc… perché si vuole un solo Desktop environment, non per niente si chiama GNOmint.
In questa versione si è fatto molto lavoro per renderla una derivata a tutti gli effetti con molti cambiamenti e aggiunte.”
Vediamo insieme quali sono le principali novità.
Il sistema monta il Kernel Linux 3.0.0-15-generic e avviando il livecd ci si presenta innanzi ai nostri occhi la seguente schermata tramite la quale è possibile avviare il nostro sistema anche in modalità compatibile.
Una volta aver scelto il sistema da avviare ci apparirà la schermata di caricamento del plymouth fino all’avvio del desktop.
Il desktop apparirà in modalità Gnomit-stile che prevede le seguenti extensions attivate:
- userthemes@linuxmint.com
- alttab@linuxmint.com
- noa11y@linuxmint.com
- windowoverlay-icons@sustmidown.centrum.cz
- dock@gnome-shell-extensions.gnome.org
- mediaplayer@patapon.info
- weather@gnome-shell-extensions.gnome.org
- shutdownmenu@linuxmint.com
- cardapio@varal.org
- autohidetopbar2@werewolves.us
Nel menu in Strumenti di sistema troverete l’icona Gnomit-style che prevede altre due configurazione desktop tra cui Mint-style che si presenta con un altro sfondo e altre estensioni attive, elencate di seguito:
- userthemes@linuxmint.com
- alttab@linuxmint.com
- noa11y@linuxmint.com
- windowoverlay-icons@sustmidown.centrum.cz
- dock@gnome-shell-extensions.gnome.org
- mediaplayer@patapon.info
- weather@gnome-shell-extensions.gnome.org
- shutdownmenu@linuxmint.com
- windowlist@linuxmint.com
- gnome-shell-reflection@emergya.com
- menu@linuxmint.com
- notifications@linuxmint.com
Dopo che appare lo sfondo è consigliabile riavviare la shell premendo alt+F2 e poi ‘r’ solo se si passa da questo stile a un’altro stile, per altri non c’è bisogno.
Il menu di sistema predefinito è mintmenu invece del menu cardapio presente negli altri due stili.
Ultimo per numero, ma non per eleganza e semplicità è lo stile Elementary-style caratterizzato anch’esso da alcune estensioni attivate e altre disattivate:
- userthemes@linuxmint.com
- alttab@linuxmint.com
- noa11y@linuxmint.com
- windowoverlay-icons@sustmidown.centrum.cz
- dock@gnome-shell-extensions.gnome.org
- mediaplayer@patapon.info
- weather@gnome-shell-extensions.gnome.org
- shutdownmenu@linuxmint.com
- cardapio@varal.org
- autohidetopbar2@werewolves.us
Ora passiamo alla procedura di installazione vera e propria che è praticamente a quella che si segue per Ubuntu e distribuzioni derivate.
Il software di base a corredo di GnoMint 2.0 è sempre lo stesso di Mint fatta eccezione per Firefox e Banshee sostituiti con opera e clementine. Altri software aggiunti sono Skype, Dropbox, cover-thumbnailer, amule, qBtorrent super-boot-manager, scopy, simple-lighdm-manager e cheese. Inoltre è stato aggiornato gimp alla versione 2.7, aggiunto nautilus-actions e inoltre è possibile applicare uno sfondo semplicemente schiacciando il tasto destro del mouse sull’immagine che preferite, in questo modo non dovrete aprire altre applicazioni e infine è stata aggiunta la possibilità di spostare i temi delle icone shell e gtk3 sempre allo steso modo (a differenza della beta vengono aperte le varie cartelle in modo da trascinare le icone per copiarle, così si è sicuri di non sbagliare qualcosa)
Una volta installato il sistema, al riavvio vi ritroverete davanti alla schermata del bootloader Burg con la lista dei vostri sistemi operativi, le cui funzioni sono identiche a Grub, ciò che cambia è la cartella di installazione (/boot/burg/ e i vari comandi nei quali va sostituito grub con burg). Inoltre è stata apportata una semplice modifica in modo tale che eseguendo update-grub venga aggiornata la lista degli OS nel Burg e anche nel caaso di aggiornamento del kernel verrà automaticamente aggiornata la lista del Burg.
E’ stato abilitato il repository locale e aggiunti i pacchetti di gnomint, di conseguenza potrete rimuove o reinstallare i vari pacchetti che troverete nel gestore pacchetti.
webupd8 offre alcuni temi e molte extensioni, è consigliabile controllare quelle già installato dall’apposita applicazione e poi a vostra scelta installare quelle che più vi aggradano dal gestore pacchetti o da https://extensions.gnome.org/
Bug:
Il plymouth su schermi di grandi dimensioni il logo non si vede al centro del loader per correggerlo aprite il file Gnomint_ply.script:
sudo gedit /lib/plymouth/themes/Gnomint_ply/Gnomint_ply.script
e la riga 68:
logo.sprite.SetY(Window.GetY() +200 );
sostituite il 200 con 250 e applicate la modifica eseguendo:
sudo update-initramfs -u
Se si usa virtualbox si noti che in modalità live non parte il plymouth cosa che non accade se si masterizza su cd o si mette su chiavetta, sempre in virtualbox si presenterà il desktop gnome-falback questo perché sono stati rimossi i driver di virtualbox che si caricherebbero anche a sistema installato. Ad ogni modo l’applicazione “Driver aggiuntivi” vi chiederà d’installarli fatto questo basterà terminare la sessione per rientrare, vi ricordo il nome utente: gnomint e per la password dare semplicemente invio quindi nulla.
ATTENZIONE
Per la 64bit c’è un problema alla iso e Pedro sta provvedendo a mettere l’iso corretta in dropbox e cambiare il torrent in linuxtrake, ma potete mantenerla senza problemi, a limite fate le seguenti correzioni aprendo il terminale ed eseguendo:
cd /usr/share/local-repository/
sudo ./update-repository
apt update && apt install gnomint-style
Ringraziamenti al mitico Ken per i suoi meravigliosi lavori come il tema per burg Burg-dragon, gli sfondi, il tema per plymouth, conky non che il creatore del logo.
Ringraziamento a ivoermejo e ad Harald per i loro fantastici sfondi e a tutti coloro che sono intervenuti.
Ringraziamento a Pedro autore di questa grandiosa distribuzione.
Restate connessi per ulteriori novità.
Il codice md5sum della iso a 32bit è questo 9ae248abb50091ddffeb504173db20cb e non quello nel file che trovate allegato.
Il codice md5sum della iso a 64bit è 1d58a1d3b907ee74412aa816e29620a4.